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STORIE D'AMORI E INFEDELTÀ
(SCENES FROM A MALL)
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  Stampa questa scheda Data della recensione: 24 giugno 1991
 
di Paul Mazursky, con Woody Allen, Bette Midler (Stati Uniti, 1991)
Lei è psicoterapista, lui incolla la pubblicità sugli indumenti dei tennisti, è il loro sedicesimo anniversario di matrimonio, per festeggiarlo passano la giornata al supermercato (succede anche a Hollywood) e le scene di cui parla il titolo inglese sono naturalmente delle scenate coniugali.

STORIE D'AMORI E INFEDELTA' inizia come un film di Woody Allen di molti anni fa: un po' perché Paul Mazursky lo ha convinto a fare di nuovo l'attore e basta la sua presenza a spedirci al settimo cielo, un po' perché i dialoghi prendono subito la piega di quelli esilaranti di PROVACI ANCORA SAM o di IO E ANNIE, con tutto il tempo a disposizione degli attori per sfruttare la comicità delle situazioni senza troppi secondi fini. Quasi che il regista di NEXT STOP, GREENVICH VILLAGE (reduce da un film sofferto e ispiratissimo come ENNEMIES) volesse regalare al più grande comico del nostro tempo il lusso di dedicarsi esclusivamente al piacere di divertire la spettatore.

Ma, al cinema come altrove quando due più due non fanno necessariamente quattro, Mazursky più Woody Allen più un'altra abilissima interprete come Bette Midler non fanno capolavoro: passati i primi tre quarti d'ora il giochino s'ingrippa, le situazioni previste dalla sceneggiatura si accavallano ripetitivamente, il regista si aggrappa alle citazioni di Nino Rota per ricordarci di essere sempre stato un fanatico di Fellini (oltre che di Renoir e Truffaut) ma non riesce a spingersi più in là di uno sfruttamento sapiente dell'ambiente prenatalizio nello shopping-center.

Non riesce, soprattutto, ad imitare una delle caratteristiche del genio del suo attore: quella della concisione. Quella di far durare un film un'ora e ventotto minuti (come RADIO DAYS), un'ora e ventun minuti (come LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO), un'ora e venti minuti (come ZELIG), non un secondo più, insomma, perché gli spaghetti non vadano scotti.


   Il film in Internet (Google)

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